Il fascismo ci ha regalato, nella maggior parte dei casi,
carri farciti di populismo retorico, di enfasi di piazza, di demagogia, di
conformismo e fanfaronate.
Ma al conformismo fascista ci furono alcune eccezioni:
“Come l’antifascista Aurelio Acerbi che nel 1931 presentò il
carro “Le grandi tappe della storia” nel quale si poteva leggere una dura critica
al regime e per questo fu escluso dal premio e il suo autore colpito da
ammonizione” (G Sangiorgi)
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